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Rosita Ronzini

Oggi conosciamo Rosita Ronzini, giovane fotografa pugliese che ha da poco concluso il suo progetto Acid Sud. Atmosfere sognanti ed intime ma anche esplorazioni urbane ed interiori, caratteristiche che possiamo trovare anche in altri suoi progetti.

CIAO! PARLACI UN PO’ DI TE.
Mi chiamo Rosita Ronzini, sono nata a Lecce ventuno anni fa e dopo aver vissuto nella città barocca del profondo sud mi sono trasferita a Milano dove studio all’Accademia di Brera.

COM’È NATO IL TUO INTERESSE PER LA FOTOGRAFIA E PERCHÈ HAI SCELTO LA FOTOGRAFIA ANALOGICA?
E’ stato un caso, ho trovato a casa una vecchia Nikon comprata ad un mercatino dell’usato da mio padre. E da quel momento non ho mai abbandonato la pellicola.

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Rosita Ronzini – Acid Sud

HAI UN FOTOGRAFO PREFERITO O COMUNQUE CHE ABBIA ISPIRATO IL TUO MODO DI FOTOGRAFARE?
Non ho un fotografo preferito, guardo molte foto di fotografi diversi. Il primo nome che mi viene in mente è Vivian Maier ma anche Diane Arbus, William Klein mi hanno ispirato molto per l’approccio a soggetti bizzarri, emarginati e fuori dai canoni convenzionali. O ancora Martin Parr e Alex Webb. Mi sento molto vicina alla visione di Ghirri e ammiro molto i lavori di fotografi contemporanei come Olivia Bee, Iacopo Pasqui e Piero Percoco.

PARLIAMO UN PO’ DI ATTREZZATURA, QUALI MACCHINE FOTOGRAFICHE E PELLICOLE USI?
Ora sono pazzamente innamorata della Minox GT35 ereditata da mio padre, che uso principalmente con pellicole a colori e qualche volta bianco e nero Ilford.

STAI LAVORANDO A QUALCHE PROGETTO O C’È QUALCHE PROGETTO A CUI VORRESTI LAVORARE?
Ho chiuso da poco il mio progetto Acid Sud e per il momento mi sono fermata ma vorrei riprendere a lavorarare a un nuovo progetto, che credo che inizierò questa estate.

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Rosita Ronzini – Acid Sud

COSA TI PIACE FOTOGRAFARE E COSA RENDE SPECIALE UNA FOTO PER TE?
Non c’è qualcosa che mi piace di preciso, credo che mi piaccia fotografare qualcosa che percepisco come una composizione molto semplice fatta di linee essenziali e colori che lavorano bene insieme.

COSA NE PENSI DELLA FOTOGRAFIA IN ITALIA IN QUESTO MOMENTO E DEL SUCCESSO SEMPRE MAGGIORE CHE LA FOTOGRAFIA ANALOGICA CONTINUA AD AVERE ANCORA ADESSO?
Seguo molti fotografi italiani che lavorano con l’analogico che trovo molto interessanti e che riescano bene ad esprimere la loro personalità. E’ un flusso artistico molto accattivante che deve essere seguito ;il ritorno alla pellicola credo che una risposta alla società del consumo e abuso delle immagini. Si va sempre più cercando la preziosità, l’attenzione, l’unicità e anche l’attesa per la creazione di un qualcosa.

Rosita Ronzini – Acid Sud

C’È QUALCHE GIOVANE FOTOGRAFO ITALIANO CHE TI SENTI DI CONSIGLIARE?
Giulia Bersani

HAI DEGLI INTERESSI AL DI FUORI DELLA FOTOGRAFIA CHE INFLUENZANO I TUOI LAVORI?
Il cibo si può considerare un interesse?

DOVE POSSIAMO VEDERE LE TUE FOTO?
Sul mio sito rositaronzini.wixsite.com/rositaronzini
e sul mio profilo Instagram instagram.com/rosiron.photo

 

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