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Cristina De Paola

Oggi conosciamo la giovane fotografa leccese Cristina De Paola, che colpisce per la sua sensibilità, che ci porta dall’oscurità alla luce passando dalla usa e getta al medio formato.

CIAO! PARLACI UN PO’ DI TE.
Sono nata nel 1995 in provincia di Lecce, città dove ho poi proseguito i miei studi presso il Liceo Artistico V. Ciardo. Attualmente sto terminando il terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.

COM’È NATO IL TUO INTERESSE PER LA FOTOGRAFIA E PERCHÈ HAI SCELTO LA FOTOGRAFIA ANALOGICA?
Ricordo che durante il secondo anno di liceo cominciai ad essere attratta dalla macchina fotografica come strumento per catturare immagini. Probabilmente l’interesse è nato anche grazie a mio zio, amante della fotografia, che a casa custodiva molte macchine analogiche. Quando me ne spiegò il meccanismo e mi fece vedere alcuni dei suoi scatti in bianco e nero, rimasi completamente affascinata da quel mondo.

cristina de paola, fotografia analogica, giovani fotografi
Cristina De Paola

HAI UN FOTOGRAFO PREFERITO O COMUNQUE CHE ABBIA ISPIRATO IL TUO MODO DI FOTOGRAFARE?
Ammiro una serie di fotografi che mi hanno aiutato a crescere visivamente e a vedere in maniera diversa la realtà; tra questi Stephen Shore, Joel Meyerowitz, Walker Evans, Vivian Maier, Elliott Erwitt.

PARLIAMO UN PO’ DI ATTREZZATURA, QUALI MACCHINE FOTOGRAFICHE E PELLICOLE USI?
Ho cominciato con una Canon 500N e poi Canon AE1 con pellicole Ilford FP4. Circa due anni fa mi sono appassionata al medio formato e ho acquistato una Hasselblad 501CM, che utilizzo con pellicole Ilford o Kodak. Recentemente ho anche scattato con una usa e getta panoramica.

STAI LAVORANDO A QUALCHE PROGETTO O C’È QUALCHE PROGETTO A CUI VORRESTI LAVORARE?
Ho in mente diversi progetti su cui mi piacerebbe lavorare, ma per adesso sono solo appunti sul mio taccuino. Mi sto focalizzando su un progetto che porto avanti da un annetto, riguardante l’esplorazione psicogeografica di città che mi capita di visitare. Per il resto non amo lavorare per progetti, preferisco scattare fotografie a tutto ciò che cattura la mia attenzione.

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Cristina De Paola

COSA TI PIACE FOTOGRAFARE E COSA RENDE SPECIALE UNA FOTO PER TE?
Come ho già accennato nella risposta precedente, mi piace fotografare ciò che mi attrae visivamente, a volte puramente per motivi estetici. Spesso e volentieri preferisco scattare fuori, per strada, specialmente architetture e scene urbane. Una foto è speciale per me se riesce a catturare istintivamente la mia attenzione e se riesce per un attimo a trasportarmi con la mente al momento dello scatto.

COSA NE PENSI DELLA FOTOGRAFIA IN ITALIA IN QUESTO MOMENTO E DEL SUCCESSO SEMPRE MAGGIORE CHE LA FOTOGRAFIA ANALOGICA CONTINUA AD AVERE ANCORA ADESSO?
Frequentando l’accademia ho spesso modo di confrontarmi con altre persone che, come me, utilizzano la fotografia come mezzo d’espressione; l’ambiente è senza ombra di dubbio stimolante. Il ritorno all’analogico è una scelta stilistica che ognuno di noi compie per diversi motivi. È anche vero che nell’ultimo periodo se ne sta facendo un’utilizzo maggiore, magari per una necessità di dare più valore all’atto dello scatto e alla fotografia stessa, in questo periodo di innovazione tecnologica che ci permette di produrre grandi quantità di immagini ogni giorno.

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Cristina De Paola

C’È QUALCHE GIOVANE FOTOGRAFO ITALIANO (che scatta in analogico) CHE TI SENTI DI CONSIGLIARE?
Giulia Bersani.

HAI DEGLI INTERESSI AL DI FUORI DELLA FOTOGRAFIA CHE INFLUENZANO I TUOI LAVORI?
Cinema ed architettura.

DOVE POSSIAMO VEDERE LE TUE FOTO?
behance.net/Cristinadepaola
instagram.com/judedepaolaphotographs

 

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