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Marcello Donadelli

In occasione del festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia abbiamo intervistato Marcello Donadelli, il vincitore dell’edizione 2016 del Circuito Off, evento collaterale del festival. Tra luoghi abbandonati, la notte e la musica.

CIAO! PARLACI UN PO’ DI TE.
Ciao! Mi chiamo Marcello e sono nato il primo lunedì di dicembre del 1979 a Modena, che è poi il posto in cui vivo tutt’ora. La mia carriera scolastica è stata parecchio breve! Finita la scuola dell’obbligo sono passato a quella di formazione professionale per parrucchieri.

COM’È NATO IL TUO INTERESSE PER LA FOTOGRAFIA E PERCHÈ HAI SCELTO LA FOTOGRAFIA ANALOGICA?
Mio padre fotografava per delle riviste del settore moda come parte del suo lavoro di parrucchiere e io gli facevo da assistente, ero lo “schiavetto” che caricava e scaricava i magazzini delle Hasselblad per capirci. Ho cominciato così, a scoprire la fotografia analogica ed è da lì che è partito il mio interesse. Ho scelto di scattare gran parte delle mie foto a pellicola perchè mi riportano quello che vedo attraverso la macchina in maniera più veritiera del digitale. Inoltre è un tipo di fotografia più calma e ponderata, il digitale è sempre un po’ frenetico per me: scatta/guarda, scatta/guarda, scatta/guarda. L’analogico è una sola foto del momento e lo rende molto intimo.

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Marcello Donadelli

HAI UN FOTOGRAFO PREFERITO O COMUNQUE CHE ABBIA ISPIRATO IL TUO MODO DI FOTOGRAFARE?
Bella domanda! Se dovessi scegliere un preferito ora ti direi Berengo Gardin.

PARLIAMO UN PO’ DI ATTREZZATURA, QUALI MACCHINE FOTOGRAFICHE E PELLICOLE USI?
Col 35 mm principalmente una Nikon F3 a cui attacco un 15/30 EX Sigma per gli spazi aperti e un 28mm Tamron della serie Adaptall 2 o un 50 nikkor per tutto il resto.
Mentre con il 120 mm uso una Yashica MAT 124 G biottica.
Come pellicole ultimamente mi piace molto il Silvermax di Adox che sviluppo col suo developer. Mi piace perchè mi ridà una bella ampiezza tonale nelle ombre e rende l’acqua un po’ tipo metallo liquido vista l’alta concentrazione di argento. Poi sto provando, sempre di Adox, un 20 ISO che però devo ancora sviluppare… Vi saprò dire!

STAI LAVORANDO A QUALCHE PROGETTO O C’È QUALCHE PROGETTO A CUI VORRESTI LAVORARE?
Si, sono in procinto di allestire una mostra a Fotografia Europea in qualità di vincitore del Circuito Off della scorsa edizione. Si chiama Time Capsules e sarà esposta per un mese circa alla Polveriera (questo il link all’evento facebook.com/events/1410857295638388). È una serie di fotografie che cattura con lunghe esposizioni i movimenti dei musicisti. L’idea è quella di racchiudere in uno strumento visivo solitamente statico come una foto un piccolo lasso di tempo. In questo caso l’esecuzione di una canzone. Il tutto poi sarà corredato da un QR code per poter ascoltare un brano del musicista/band ritratto e rendere l’esperienza bidimensionale. Con questa però andiamo un pò off topic perchè è realizzata in digitale per la necessità di abbattere l’elemento casualità del movimento ed ottenere più controllo. Quella dello scorso anno invece, The Other Cities, era tutta in analogico.

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Marcello Donadelli

COSA TI PIACE FOTOGRAFARE E COSA RENDE SPECIALE UNA FOTO PER TE?
In genere mi piace fotografare di notte, a botta calda ti direi paesaggi notturni ma in realtà mi piace molto anche la street e fare foto alle persone. Personalmente il ricordo del momento appena prima di premere il pulsante di scatto.

COSA NE PENSI DELLA FOTOGRAFIA IN ITALIA IN QUESTO MOMENTO E DEL SUCCESSO SEMPRE MAGGIORE CHE LA FOTOGRAFIA ANALOGICA CONTINUA AD AVERE ANCORA ADESSO?
Per me è un bene così ci passa la paura di rimanere senza acidi e rullini! No seriamente, mi fa piacere che si riscopra l’analogico. Come ti dicevo prima credo sia un tipo di fotografia più slow e riflessiva e può essere un bel modo, per molti, di vedere una realtà che per me attraverso il digitale non si riesce a percepire appieno. L’analogico è un’esperienza da provare.

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Marcello Donadelli

C’È QUALCHE GIOVANE FOTOGRAFO ITALIANO CHE TI SENTI DI CONSIGLIARE?
Oddio mi cogli impreparato e così a pelle non saprei dirti, a me piace un po’ tutto l’analogico ma non seguo molto “la scena”.

HAI DEGLI INTERESSI AL DI FUORI DELLA FOTOGRAFIA CHE INFLUENZANO I TUOI LAVORI?
La musica indubbiamente, ho un progetto Folk Punk che risponde al nome di Give Vent (facebook.com/giveventmusic). Essendo attivo anche in quel settore, la musica si accaparra una buona fetta di influenza. Poi senza dubbio il cinema.

DOVE POSSIAMO VEDERE LE TUE FOTO?
Facile!
marcellodonadelli.com
facebook.com/marcellodonadelliph
instagram.com/mdisorder
Grazie mille della chiaccherata! È stato bello!

 

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